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Aug 23, 2023

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Il diciassettenne ha trovato il frammento che spuntava dal terreno nell'antico sito di Usha.

Notizie Artnet, 28 agosto 2023

Uno studente delle scuole superiori che partecipava a uno scavo archeologico presso l'antico sito di Usha in Israele si è imbattuto in un eccezionale manufatto di 1.500 anni.

Il diciassettenne Aviv Weizman stava partecipando al “Corso di sopravvivenza” del Ministero dell'Istruzione, che ospita circa 500 studenti. Il corso invita i giovani a fare un trekking di 55 miglia dal Monte Meron al Monte Hermon nella regione della Galilea occidentale, durante il quale partecipano anche agli scavi archeologici gestiti dall'Autorità israeliana per le antichità.

Il gruppo di Weizman stava scavando in un sito a Usha, situato vicino alla città di Kiryat Ata nella regione di Haifa, quando si è imbattuta in un frammento di ceramica che spuntava dal terreno tra le pareti di un edificio.

Il manufatto scoperto da Aviv Weizman. Foto: Autorità israeliana per le antichità.

Consegnò il ritrovamento a Einat Ambar-Armon, direttore del Centro Educativo Settentrionale dell'IAA, che lo riconobbe immediatamente come una placca a specchio di epoca bizantina (IV-VI secolo d.C.).

E non è uno specchio qualunque. Navit Popovitch, curatore dei periodi classici dell'IAA, ha definito la reliquia uno "specchio magico", destinato a fungere da salvaguardia contro gli spiriti maligni.

“Al centro della targa era posto uno specchio di vetro per proteggersi dal malocchio. L'idea era che lo spirito maligno... avrebbe visto il proprio riflesso e questo avrebbe protetto il proprietario dello specchio", ha spiegato in una nota.

“Placche a specchio simili sono state ritrovate in passato come doni funerari nelle tombe, per proteggere i defunti nel loro viaggio verso il mondo a venire”.

Una simile placca a specchio “magica”. Foto: Autorità israeliana per le antichità.

Lo “specchio magico” si aggiunge all’assoluta ricchezza di manufatti rinvenuti a Usha, un insediamento noto come una delle sedi del Sinedrio, il consiglio supremo dell’antico Israele, durante il II secolo.

L’IAA ha condotto scavi a Usha dal 2017, portando alla luce strade, edifici pubblici, bagni rituali, torchi per vino con pavimenti in pietra a mosaico e oggetti in ferro che indicano la pratica della metallurgia.

Spesso ad aiutare negli scavi sono giovani studenti e volontari, come il gruppo di 100 adolescenti che hanno portato alla luce e messo insieme collettivamente 12 frammenti di una lampada a olio.

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